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| Maritozzi Erano i dolci tradizionali della Quaresima e venivano offerti con del vino bianco.
Ingredienti per 10/12 maritozzi: Questa è la ricetta originale, io però l'ho modificata con le gocce di cioccolata. gr. 200 di farina, gr. 20 di lievito di birra, 1 uovo, gr. 50 di burro, un pizzico di sale 3 cucchiai colmi di zucchero, gr. 100 di uva passa (rinvenuta in acqua tiepida ed asciugata) un cucchiaio di pinoli un cucchiaio di buccia di arancia (o cedro) candita
Nota: Io ho messo le gocce di cioccolato, i canditi, i pinoli e l'uva passa io non l'ho messi, perché i miei non li gradiscono..
PREPARAZIONE Impastare la farina e il lievito di birra preparando la pasta da pane, a cui aggiungere l'uovo e il burro. Lavorare l'impasto unendo 2 cucchiai di zucchero. Adagiare la pasta in una ciotola e, coprendola con un canovaccio, metterla in luogo tiepido a lievitare. Passate 4 ore, quando il volume sarà raddoppiato, unire l'uva passa, i pinoli e i canditi. Lavorare a lungo la pasta, affinché l'impasto risulti morbido; al bisogno, aggiungere un po' di acqua calda. Dividere la pasta in 10/12 panini di forma ovale. Disporre i panini su di una placca da forno unta con olio. Rimettere la placca in luogo tiepido a lievitare ancora 2 d'ore. Accendere il forno e quando la temperatura sarà arrivata a 250° gradi, infornare per 6-7 minuti. Una volta cotti, i maritozzi risulteranno morbidi (la caratteristica dei maritozzi è proprio la loro morbidezza) e dorati. Toglierli dal forno e spennellarli con 1 cucchiaio di zucchero, sciolto in poca acqua. Rimettere in forno spento (ma caldo), per qualche minuto ad asciugare in superficie. Spaccandoli nel senso della lunghezza, il massimo è farcirli con panna fresca.
Questo maritozzo me lo sono pappato per la mia prima colazione..
Dolce tipico di Roma e Lazio I Maritozzi sono un tipico dolce laziale di origini molto antiche. Al tempo dei Romani, esistevano delle pagnotte dolci fatte con miele e uvetta passita; da questo pane dolce, probabilmente, derivano i Maritozzi. Il Maritozzo, infatti, in origine, era più grande di quello attuale; era una specie di pagnotta fatta con uova, farina, miele e burro che le donne preparavano per i propri figli e mariti che facevano i braccianti ed erano costretti a stare lontano da casa per l’intera giornata.
Nel Medioevo queste pagnottelle, che si preparavano soprattutto nel periodo della Quaresima, divennero più piccole, di colore un po’ più scuro e arricchite con canditi e uvetta. Il Maritozzo Quaresimale era uno dei pochi "peccati di gola" concessi in quel lungo periodo spirituale di digiuno.
Sembra che in seguito, il Maritozzo romano fu protagonista anche di un’altra tradizione: Il fidanzato lo regalava alla promessa sposa, il primo venerdì di Marzo, che oggi corrisponde alla festa di S.Valentino, e aveva in superficie delle decorazioni fatte con lo zucchero, a forma di cuore.
Il nome deriva dalla parola marito (letteralmente piccoli mariti) e si dice anche che in tempi passati, le ragazze in età da marito, preparavano queste pagnottine per portarle in piazza dentro dei cesti e chi li faceva più buoni e più belli riceveva le attenzioni dei migliori giovanotti del paese.
Ai nostri giorni, il maritozzo è un dolce che si trova principalmente nelle caffetterie e nelle pasticcerie romane e laziali e il più richiesto è quello farcito con panna montata.Edited by Pepetto. - 24/11/2012, 08:01
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